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Benessere dei Lavoratori, Sicurezza ed Evoluzione - Finasser
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Benessere dei Lavoratori, Sicurezza ed Evoluzione;

Benessere dei Lavoratori, Sicurezza ed Evoluzione

Benessere al lavoro

Benessere dei Lavoratori, Sicurezza ed Evoluzione

La sicurezza sul lavoro è un tema centrale che richiede l’attenzione di tutti per ridurre il numero di incidenti che ogni anno coinvolgono numerosi lavoratori in Italia. È ben noto che un dipendente che opera in un ambiente positivo è significativamente più produttivo rispetto a uno che lavora in condizioni avverse.

Un collaboratore sereno, motivato, formato ed informato s’intende, è anche più vigile e rapido nel prendere decisioni, prevenendo incidenti spesso causati da situazioni di stress o mancanza di lucidità. Il contesto lavorativo è quindi di primaria importanza nel promuovere la sicurezza. Esploriamo come evitare che i dipendenti si trovino in situazioni di stress.

Stress: conosciamo le differenze tra Stress Negativo ed Eustress

Il termine “stress” è comunemente usato con un’accezione negativa. Analizziamo come questo concetto si relaziona alla sicurezza sul lavoro e le diverse sfumature che assume nei vari contesti professionali.

Lo stress può essere solo negativo? Non necessariamente. Esiste anche “l’eustress”, una forma di stress positivo che ci permette di affrontare le sfide con entusiasmo.

L’eustress si manifesta quando ci troviamo di fronte a sfide stimolanti o ci impegniamo per raggiungere un obiettivo. Ad esempio, lavorare fino a tardi su un progetto che ci appassiona può essere un’esperienza positiva.

Tuttavia, la percezione dello stress – positivo o negativo – dipende dalla nostra interpretazione della situazione. Ecco perché è fondamentale che i dipendenti si sentano integrati nel team e non emarginati o giudicati. Gran parte di tale percezione dipende da quanto l’attenzione del datore di lavoro è concretamente rivolta ai suoi collaboratori.  Attenzione, cure, rispetto e sincero interesse del datore di lavoro per i propri collaboratori, per le loro impressioni e la loro visione aziendale sono nutrimento di qualità per la partecipazione attiva dei propri collaboratori, così come il riconoscere il loro lavoro, le idee, il loro impegno attraverso le giuste qualifiche. Un’azienda è composta dai quadri e dai lavoratori ma, più di ogni altra cosa, vive grazie a chi quotidianamente impegna le proprie risorse e capacità per il buon funzionamento di ogni ingranaggio. Quando ogni lavoratore, appartenente a qualsiasi livello, percepisce che questo aspetto è presente, diventa per davvero parte integrante di un team a cui non rinuncerebbe mai.

Un Ambiente di Qualità è osteggiato da Condizioni di Lavoro Sfavorevoli

Stimolare la competizione e migliorare la produttività possono essere aspetti positivi, ma quando si esagera si rischia di cadere nel mobbing. Il termine “mobbing” deriva dall’inglese “to mob,” che significa assalire e molestare e si riferisce a forme di terrore psicologico esercitato da colleghi o superiori.

Esistono diverse forme di mobbing:

  • Mobbing orizzontale: Praticato dai colleghi, accade quando un lavoratore non è ben accetto all’interno del team (per motivi caratteriali, personali);
  • Mobbing strategico: si ha quando un superiore al fine di ottenere magari le dimissioni di un dipendente, interagisce con lui attraverso pressioni e condizioni lavorative insostenibili;
  • Mobbing gerarchico: si ha quando i superiori, dirigenti o capi, sovraccaricano un lavoratore di compiti eccessivi, magari non sostenibili da un’unica persona;
  • Mobbing dal basso o down-up: è uno dei casi più rari, soprattutto in Italia e si ha quando le pressioni vengono esercitate dai sottoposti nei confronti di un superiore. Si parla di una percentuale inferiore al 10% dei casi.

Le vittime di mobbing subiscono conseguenze negative non solo sul lavoro, ma anche a livello psicofisico, tra cui perdita di autostima e concentrazione, depressione, isolamento e insonnia, aspetti, questi, molto spesso causa concomitante di incidenti.

Il Ruolo Cruciale del Datore di Lavoro

In Italia non esiste una normativa specifica sul mobbing ma è essenziale prevenirlo. Il datore di lavoro ha la responsabilità di adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori. Questo obbligo implica che il datore di lavoro può essere chiamato a risarcire i danni professionali, morali e alla salute subiti dal dipendente.

Con un approccio adeguato è possibile prevenire e gestire efficacemente i rischi psicosociali e lo stress correlato al lavoro, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa. Affrontare questi aspetti con la stessa serietà riservata ad altre questioni di salute e sicurezza sul lavoro è fondamentale per garantire un ambiente produttivo e sereno. Ricordiamo che il successo di un’azienda è costruito a partire dal benessere e dal rispetto dei collaboratori, ad ogni livello. Un ambiente dinamico, sereno e in cui non manca il riconoscimento del lavoro e dell’impegno di ciascun lavoratore è il vero motore dell’azienda.

A tal proposito è bene sottolineare che la competizione non è una condizione, se non solo apparentemente, preponderante e fondante in natura. Ogni ecosistema riesce a mantenersi stabile e può crescere unicamente attraverso la spinta vitale della cooperazione, della collaborazione di tutti i membri di ogni gruppo. Troppo spesso si sente parlare di competizione come linfa dell’evoluzione o dello stesso mercato, se vogliamo restare in ambito strettamente produttivo. Troppo spesso questo principio viene frainteso e in nome di questo errore vengono create situazioni ingestibili e perciò invivibili.

Un ambiente che riconosce la collaborazione, le qualità e le competenze individuali quali parti integranti e fondanti di un ecosistema più grande e, in questo senso, vero motore e vera vitalità di qualsiasi attività, è l’unico ambiente che può essere considerato sicuro, certamente non scevro di rischi, ma di certo più attento all’integrità e alla crescita di ogni suo membro, perché è l’unico ambiente in cui ognuno è messo nelle condizioni di prendersi cura non solo di sé, ma anche e soprattutto di chi ha al suo fianco.

Una Riflessione Conclusiva

Sempre per mantenere vivo l’esempio che la natura ci offre: quando un animale è braccato dal predatore non ha il tempo di pensare, ha un unico scopo in quel momento, salvarsi. E’ questa la nostra idea di benessere?