22 Nov Falsificazione di attestati
Operazione di ampia portata della Guardia di Finanza contro la falsificazione di attestati per corsi professionali non frequentati: denunce e sequestri anche nella regione Puglia.
Troppo spesso si sente parlare di attestati rilasciati indebitamente. Attestati falsi che, oltre a portare verso il rischio di sanzioni pesantissime, permettono il proliferare di una “subcultura” estremamente rischiosa (basti pensare al settore della sicurezza sul lavoro in cui un falso attestato, ottenuto senza frequentare i corsi, equivale al mandare incontro a rischi enormi i lavoratori che, con una giusta e vera formazione, non solo svolgerebbero le proprie mansioni in maniera sicura, ma anche più efficiente).
In questo caso, secondo l’indagine delle Fiamme Gialle, la falsa certificazione dei corsi avrebbe permesso di ottenere crediti d’imposta destinati alle aziende impegnate nella formazione nell’ambito del ‘Piano Nazionale Industria 4.0‘.
Questo schema fraudolento avrebbe causato una perdita di 57 milioni di euro alle finanze statali.
Nel mirino della maxi operazione della Guardia di Finanza, riguardante il breve periodo 2020-2021 è emersa una truffa riguardante crediti d’imposta e riciclaggio, con il coinvolgimento di 274 aziende in una frode da 57 milioni di euro.
Procacciatori, documenti falsi ( si parla di false attestazioni per formazione mai eseguita, in particolar modo nel settore tecnologie 4.0) e complicità sindacali avrebbero alimentato un sistema fraudolento.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno portato a denunce per associazione a delinquere, emissione di fatture false, indebita compensazione di crediti d’imposta e autoriciclaggio.
La formazione, a qualunque settore sia legata, è la base dell’evoluzione della società e richiede certamente tanto sforzo, sia economico che umano, ma la sua ricompensa è il miglioramento delle vite di tutti.