06 Set Neurosicurezza: la Cultura della Sicurezza sul Lavoro rivoluzionata dalle neuroscienze
Negli ultimi anni si è fatto strada un approccio innovativo alla sicurezza sul lavoro, basato sulle neuroscienze e sulla consapevolezza. Dalla Commissione Europea al Piano Nazionale di Prevenzione, fino all’INAIL e alle agenzie di formazione, si parla sempre più di programmi “evidence-based“, fondati su prove scientifiche, mindfulness e conoscenze neuroscientifiche. Questo nuovo approccio mira a cambiare radicalmente il modo in cui la sicurezza viene trattata nelle aziende, andando oltre le semplici regole normative per concentrarsi su come il cervello umano reagisce alle situazioni di rischio.
Oltre le Regole: La Sicurezza sul Lavoro e la Mente Umana
Tradizionalmente, i programmi di formazione sulla sicurezza sul lavoro si sono limitati a un elenco di norme, obblighi e divieti, senza entrare veramente in contatto con l’elemento centrale della questione: il lavoratore e il funzionamento della sua mente, specialmente in situazioni di rischio. Tuttavia, parlare di “cultura della sicurezza”, di “impegno” o di “attenzione” senza offrire strumenti concreti per comprendere e gestire i comportamenti umani in contesti critici, è come dire a un bambino che vuole migliorare nello sport di “impegnarsi di più”: un consiglio che, da solo, ha un valore molto limitato.
Le neuroscienze ci insegnano che le informazioni e le regole apprese in aula si immagazzinano nella corteccia cerebrale (Neocortex), mentre le emozioni e gli istinti, che governano le nostre reazioni in situazioni di pericolo, sono processati nelle aree più antiche del cervello, come la Paleocortex e il sistema limbico. La gestione di un’emergenza o di un imprevisto dipende principalmente da queste aree “primitive” del cervello, le quali spesso prevalgono sulle funzioni razionali. Per affrontare correttamente situazioni critiche, quindi, non basta conoscere le regole; è necessario lavorare sulla consapevolezza del lavoratore, attraverso un percorso esperienziale che permetta di gestire emozioni e istinti.
Neuroscienze e Sicurezza: Un Nuovo Modello di Formazione
Il nuovo approccio alla sicurezza sul lavoro, promosso anche dal Quadro Strategico Europeo 2014-2020 e dal Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025, invita a considerare soluzioni multidisciplinari basate su evidenze scientifiche e dati statistici. Questo cambiamento di paradigma punta a promuovere un modello di prevenzione basato sull’efficacia delle azioni, misurandone gli effetti e i risultati reali, attraverso l’Evidence-Based Prevention (EBP).
Enti come l’INAIL stanno iniziando a includere concetti neuroscientifici nei programmi di formazione sulla sicurezza, riconoscendo che non basta osservare gli obblighi normativi: è fondamentale comprendere anche i fattori neurobiologici che influenzano il comportamento umano. Questa evoluzione è sostenuta da alcune agenzie di formazione innovative, che stanno integrando nei loro corsi elementi di Mindfulsafety, un approccio che utilizza tecniche di mindfulness e principi neuroscientifici per sviluppare una maggiore consapevolezza e sicurezza nei lavoratori.
Come le Neuroscienze Possono Migliorare la Sicurezza
Le neuroscienze dimostrano che il comportamento umano è influenzato da una complessa interazione tra cervello, emozioni e istinti. Mentre le norme di sicurezza possono essere apprese razionalmente, sono le parti più antiche del cervello, come la paleocortex e il sistema limbico, che determinano le risposte istintive ed emotive in situazioni di pericolo. Pertanto, per migliorare la sicurezza sul lavoro, è necessario creare programmi di formazione che considerino come queste diverse parti del cervello interagiscono tra loro e influenzano le decisioni.
La nostra startup, nata da ricerche universitarie e dal contributo di professionisti del settore, è stata la prima in Italia a sviluppare programmi di formazione sulla sicurezza basati sulle neuroscienze e su modelli mindfulness. Dal 2016, abbiamo introdotto corsi che uniscono teoria e pratica, utilizzando tecnologie avanzate per monitorare e valutare l’apprendimento in modo oggettivo. Siamo orgogliosi di essere stati tra i primi a proporre un cambiamento in questo settore e di vedere che oggi molte altre realtà stanno seguendo questa strada.
Un Futuro di Maggiore Consapevolezza e Sicurezza
L’integrazione delle neuroscienze nella sicurezza sul lavoro rappresenta un passo cruciale per garantire un ambiente lavorativo più sicuro e consapevole. Utilizzando tecniche di consapevolezza, formazione esperienziale e tecnologia avanzata, possiamo migliorare significativamente la capacità dei lavoratori di gestire situazioni di rischio e di prevenire incidenti.
Questo nuovo approccio non solo aumenta l’efficacia dei programmi di sicurezza, ma contribuisce anche a creare una cultura della sicurezza che va oltre il semplice rispetto delle norme. Si tratta di sviluppare una vera consapevolezza del rischio, una capacità di riconoscere le proprie reazioni emotive e di gestirle in modo efficace, promuovendo un ambiente di lavoro resiliente e protetto.
Le neuroscienze ci mostrano che per costruire una cultura della sicurezza realmente efficace, non possiamo limitarci a insegnare le regole: dobbiamo fornire strumenti concreti per comprendere e migliorare il comportamento umano in contesti lavorativi. Solo così potremo garantire una vera prevenzione degli incidenti e un benessere duraturo per tutti i lavoratori.