09 Set OSS e OSSS: Le Differenze Fondamentali tra le Due Figure Professionali nel Settore Socio-Assistenziale
Se stai considerando una carriera nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, potresti trovarti confuso tra acronimi e terminologie simili. Due figure professionali spesso confuse tra loro sono l’OSS (Operatore Socio-Sanitario) e l’OSSS (Operatore Socio-Sanitario con Formazione Complementare in Assistenza Sanitaria). Anche se il nome differisce solo per una lettera, le due professioni si distinguono nettamente per quanto riguarda la formazione, le competenze e le responsabilità. In questo articolo cercheremo di chiarire queste differenze, aiutandoti a comprendere il valore e le specificità di ciascun ruolo, nonché l’importanza di una formazione adeguata per svolgere al meglio queste professioni.
OSS e OSSS: Cosa Significano le Sigle?
L’Operatore Socio-Sanitario (OSS) è una figura regolamentata dall’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001, mentre l’Operatore Socio-Sanitario con Formazione Complementare in Assistenza Sanitaria (OSSS), noto anche come “specializzato“, è stato istituito con l’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003. Pur essendo entrambi professionisti dell’assistenza, i percorsi di formazione e le competenze richieste differiscono notevolmente tra loro.
Percorsi di Formazione: Una Terza “S” che Richiede Maggiore Preparazione
Per diventare un OSS, è necessario avere almeno 17 anni, aver completato la scuola dell’obbligo e frequentare un corso di formazione regionale della durata compresa tra 9 e 18 mesi, per un totale di 1000 ore. Questo percorso si suddivide in moduli teorici e pratici, e culmina con un esame finale che, se superato, permette di ottenere l’attestato di qualifica professionale.
Diventare un OSSS richiede un ulteriore passo avanti. Infatti, è necessario essere già in possesso della qualifica di OSS e poi seguire un corso di formazione aggiuntivo di almeno 300/350 ore, metà delle quali dedicate al tirocinio pratico sul campo. Anche in questo caso, è necessario superare un esame finale per ottenere l’attestato di qualifica professionale. La formazione complementare che caratterizza l’OSSS offre un livello superiore di competenze specifiche, che implica una maggiore responsabilità in ambito assistenziale.
Dove e Come Lavorano OSS e OSSS?
Gli OSS possono operare con contratti di lavoro subordinato, sia a tempo determinato che indeterminato, o come liberi professionisti. Essi lavorano in strutture residenziali e semiresidenziali, servizi socio-sanitari o direttamente a domicilio, assistendo persone con vari gradi di autosufficienza limitata, come anziani, persone con disabilità o pazienti in fase terminale.
Gli OSSS, d’altra parte, svolgono un ruolo di supporto diretto all’assistenza infermieristica e ostetrica. Questo li porta a operare principalmente in ospedali, residenze sanitarie assistenziali (RSA) e nell’ambito dell’assistenza domiciliare. Le loro competenze avanzate permettono loro di eseguire mansioni più complesse e specifiche, ampliando così il loro campo d’azione rispetto agli OSS.
Competenze e Responsabilità: Cosa Cambia con una “S” in Più?
Le mansioni dell’OSS comprendono la cura dei bisogni primari degli assistiti, supportando le attività quotidiane e collaborando con altri professionisti del settore. Questo ruolo include assistenza diretta, supporto nelle attività domestiche, attività sociali, monitoraggio delle condizioni di salute e interventi igienico-sanitari di base.
L’OSSS, oltre a eseguire tutte le mansioni dell’OSS, è formato per svolgere compiti aggiuntivi di maggiore complessità. Può somministrare farmaci per via orale, intramuscolare e sottocutanea, misurare i parametri vitali, effettuare medicazioni di base, e gestire procedure di sanificazione e sterilizzazione di strumenti e ambienti. Queste competenze avanzate richiedono una formazione specifica, che implica una maggiore responsabilità verso la salute e il benessere dei pazienti.
Opportunità Professionali e Prospettive di Carriera
Entrambe le figure professionali, OSS e OSSS, sono molto richieste in vari contesti lavorativi, come ospedali pubblici e privati, RSA, centri diurni, ambulatori, studi professionali e servizi di assistenza domiciliare. Lavorano spesso su turni che includono ore notturne, festive e diurne, offrendo una notevole flessibilità lavorativa che può essere un vantaggio per molte persone.
L’OSSS, grazie alle competenze più avanzate, può aspirare a una carriera con maggiori responsabilità e potenzialmente a migliori opportunità retributive. La presenza di numerosi bandi e concorsi per entrambe le figure testimonia la costante domanda di questi professionisti nel mercato del lavoro, particolarmente in un settore cruciale come quello dell’assistenza socio-sanitaria.
Conclusioni: L’Importanza della Terza “S” e della Formazione
La differenza tra OSS e OSSS non è solo formale, ma sostanziale e determinante. La formazione complementare che caratterizza l’OSSS comporta una preparazione specifica che abilita a compiti più complessi e delicati, conferendo una maggiore responsabilità professionale. Per chiunque desideri intraprendere questa carriera, è essenziale comprendere che la scelta tra OSS e OSSS implica diverse prospettive lavorative e livelli di responsabilità. Investire nella propria formazione significa non solo ampliare le proprie competenze, ma anche contribuire in modo più efficace al benessere e alla cura delle persone.