24 Ott Sai cos’è il D.U.R.C.?
DURC è l’acronimo di “Documento Unico di Regolarità Contributiva” di un’impresa.
Tramite esso si certifica che una azienda è in regola con i pagamenti dovuti all’INPS, all’INAIL e, nei casi un cui richiesto, alle Casse Edili.
Questa regolarità implica anche il pagamento di premi dovuti, comprese ad esempio le spese richieste a seguito di liquidazione di verbali ispettivi, riclassificazione etc.
Il DURC può essere rilasciato anche quando è presente uno scostamento, pari o inferiore ai € 150 , tra ciò che è dovuto e ciò che è versato.
A stabilire i requisiti di regolarità contributiva sono gli artt. 3 e 5 del D.M. del 30 gennaio 2015, modificati dal D.M. 23/02/2016.
Quando è necessario il DURC?
Tale documento è necessario nei casi a seguire:
– per il rilascio dell’attestazione SOA (necessario a sua volta per partecipare a gare di appalto per lavori pubblici, che attesta e garantisce il possesso dei requisiti previsti);
– nell’ambito delle procedure di appalto di opere, forniture e servizi pubblici e nei lavori dei privati in campo edile;
– per poter fruire di specifici benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale;
– per l’erogazione di contributi, sovvenzioni, ausili finanziari, sussidi e vantaggi economici, tra cui ad esempio quelli indicati all’art. 1, comma 553, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (benefici e sovvenzioni comunitarie.
Come si ottiene il DURC?
Il procedimento per ottenere il DURC è interamente telematico, tramite il servizio DURC On Line del portale INAIL o INPS o della Cassa Edile.
In caso di esito positivo la sua validità sarà pari a 120 giorni a partire dalla data dell’interrogazione.
E se un’azienda non è in regola col DURC?
In ambito di lavori di edilizia, sia pubblica sia privata, è l’impresa a cui sono affidati i lavori che deve produrre tale certificazione, la legge dispone che il committente acquisisca il DURC da parte della ditta appaltatrice e in caso contrario sono previste sanzioni molto elevate sia per il primo, sia per la seconda. In caso di ispezione che riporti la mancata regolarità dell’azienda in merito a questo obbligo ( in altri termini se l’azienda non è in regola col versamento di obblighi previdenziali), come la presenza di operai non regolari, le conseguenze possono essere estremamente gravi: dall’interruzione dei lavori alla sospensione dell’abilitazione all’esercizio dell’attività, fino alla condanna penale per omesso versamento delle ritenute previdenziali qualora si arrivi al processo.