03 Lug Shisa Kanko: Il Metodo Che Rivoluziona la Sicurezza sul Lavoro
Se vi trovate in una stazione ferroviaria giapponese, potreste assistere a uno spettacolo curioso: un macchinista che, con gesti precisi e solennità, enuncia ad alta voce ogni azione che sta compiendo. Questo comportamento, che a prima vista potrebbe sembrare strano o persino comico, è in realtà una pratica di sicurezza ben consolidata nota come Shisa Kanko o Pointing and Calling.
Lungi dall’essere un’espressione di esaurimento lavorativo o un modo di intrattenere i passeggeri, il Shisa Kanko è una tecnica operativa rigorosa, progettata per ridurre al minimo gli errori umani. Ogni azione rilevante viene accompagnata da un gesto dell’indice e una dichiarazione verbale precisa, rafforzando così l’attenzione e la consapevolezza degli operatori.
Come nasce
Le ferrovie giapponesi sono tra le più frequentate al mondo, ospitando 46 delle 50 stazioni ferroviarie più affollate globalmente e trasportando annualmente oltre 10 miliardi di passeggeri. Nonostante questo volume enorme di traffico, il sistema ferroviario giapponese è rinomato per la sua sicurezza e puntualità. Un dato impressionante è che dal 1964 al 2004 non si è verificato alcun incidente che coinvolgesse i famosi “treni proiettile” della Shinkansen.
Ma da dove viene questa tecnica così peculiare?
La storia dello Shisa Kanko risale alla fine dell’epoca Meiji e fu inventata dal macchinista giapponese Yasoichi Hori. Quando Hori si accorse che la sua vista stava peggiorando, iniziò a chiamare ad alta voce i segnali di linea e a farseli confermare dall’assistente istruttore al suo fianco. I responsabili della Ferrovia di Kobe riconobbero l’ingegnosità di questa pratica e pubblicarono la storia sulla rivista interna Con la locomotiva, rendendola obbligatoria nel 1913 per tutti i dipendenti delle ferrovie giapponesi. Prima della Seconda Guerra Mondiale, la tecnica venne introdotta anche in Corea e a Taiwan.
All’inizio del XX secolo, i macchinisti iniziarono a chiamare ad alta voce i segnali di linea e, pochi decenni dopo, aggiunsero anche il gesto di puntare i segnali con il dito. Questa tecnica fu sviluppata per generare una gesticolazione espansiva e un tono di voce forte, attirando così l’attenzione sugli aspetti essenziali per la sicurezza dei trasporti e mantenendo alta la concentrazione su compiti monotoni. Col tempo, la tecnica del Shisa Kanko è stata adottata anche dal settore industriale ed è stata esplicitamente raccomandata dall’Associazione centrale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Perché è efficace
La tecnica del Pointing and Calling ha una solida base scientifica a supporto della sua efficacia. Uno studio del 1994, condotto dall’Istituto tecnico di ricerca ferroviaria giapponese, ha evidenziato come l’adozione del Shisa Kanko possa ridurre gli errori commessi dagli operatori dell’85%. Un altro studio significativo, realizzato dall’Università di Osaka nel 2011, ha ulteriormente confermato l’utilità di questa pratica. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a numerose prove, sia utilizzando sia non utilizzando il Pointing and Calling. I risultati hanno mostrato che questa tecnica non solo migliora la precisione delle prestazioni, ma anche la velocità di esecuzione delle operazioni.
Lo Shisa Kanko funziona rafforzando il processo cognitivo attraverso l’associazione di compiti mentali con movimenti fisici e verbalizzazioni. In questo modo, gli operatori mantengono alta la loro concentrazione, riducendo al minimo il rischio di distrazioni e migliorando la sicurezza complessiva delle operazioni ferroviarie.
Questo spiega perché le ferrovie giapponesi godono di una reputazione di estrema sicurezza e puntualità, dimostrando come una pratica apparentemente semplice possa avere un impatto così significativo sulla sicurezza e sull’efficienza del trasporto ferroviario.